Dove Nasce l’Equivoco
“Vasco Rossi è diventato matto!”
“Vasco Rossi è diventato un vecchio miliardario rincoglionito..!”
“Vasco Rossi ormai ha i segni della demenza..!”
Io la penso diversamente. Vasco Rossi ha deciso, in questi ultimi mesi, di compiere l’ultimo passo verso la libertà, quella vera, che da sempre va professando. E’ andato ancora una volta “contro” tutti.
Il sistema delle case discografiche (un contatto giornaliero con il suo pubblico, quale orrore! – togliendosi di dosso la “maschera” di rockstar irraggiungibile). E’ andato contro critici musicali e giornalisti, è andato contro persino contro i suoi stessi fan, che nelle prime settimane si chiedevano sconcertati la causa di una rottura così epocale con il “ruolo” accettato da tutti.
Un modo totalmente innovativo di proporsi e di calcare la scena. Sicuramente, la rottura più affascinante e “rock” degli ultimi decenni. A chi dice che Vasco Rossi sia impazzito, rispondo che rappresenta l’essenza della piena sanità mentale: una totale, libera espressione e congruenza con se stesso.
Una persona arrivata a fregarsene di ogni regola predeterminata, una volontaria e consapevole dimissione dal ruolo, dal gioco, che ogni membro dello star-system, per quanto trasgressivo, avesse mai osato fare.
I “clippini”, i messaggi giornalieri su un social network, le dichiarazioni sincere e incisive, mostrano un qualcosa di oltraggiosamente religioso: E’ l’archetipo del dio che si è fatto uomo, sceso tra i comuni mortali. Vasco ci mostra la calvizie incipiente, le camicie prese a caso dall’armadio, il viso imbambolato appena sveglio, riprende con la telecamera gli aficionados sotto casa a Zocca.







