Depressione Stagionale
Sul nostro organismo confluiscono molteplici influenze che possono turbare il suo equilibrio: tra queste, le variazioni di luce e il rapporto tra giorno e notte. E’ noto in ambito psicologico, infatti, un tipo di depressione che si acuisce proprio in questo periodo dell’anno, quando il cambio di orario tra ora legale e ora solare contribuisce al numero di ore senza sole.
La depressione stagionale è un disturbo dell’umore a ricorrenza stagionale, tipica psicopatologia di origine meteoropatica, che esordisce solitamente durante la stagione autunnale con remissione a primavera avanzata, anche se in tanti casi l’esordio viene posticipato con inizio in inverno e risoluzione in estate.
Le persone che soffrono di depressione ad andamento stagionale accusano durante tale periodo mancanza di energia, affaticabilità, basso desiderio sessuale, sonnolenza oppure difficoltà di risveglio mattutino, aumento dell’appetito con particolare predilezione di dolciumi o pasta, aumento di peso, riduzione della produttività e tendenza all’evitamento e al ritiro sociale.
Il meccanismo dell’azione della luce sul cervello è scientificamente ancora poco conosciuto ma l’evidenza clinica riscontra una significativa alterazione del tono dell’umore in presenza della variazione della quantità di luce a cui la persona è esposta. Infatti il tono dell’umore sembra diminuire quanto più ci si allontana dall’equatore per cui possiamo trovare un maggior numero di persone più tristi nelle regioni nordiche che nelle regioni meridionali e parimenti un maggior buonumore d’estate che d’inverno.
Inoltre vari esperimenti hanno evidenziato variazioni dell’umore e dell’efficienza personale in persone che vivono per gran parte della giornata in ambienti illuminati artificialmente dove per lo più, le lampade convenzionali, riproducendo solo una parte delle lunghezze d’onda della luce naturale, possono costituire uno stimolo stressante per l’organismo.
I clinici statunitensi definiscono la patologia come Seasonal Affective Disorder (SAD) ossia “disturbo dell’umore ad andamento stagionale”. Il maggior successo terapeutico si deve alla “light therapy”, la terapia della luce o fototerapia. Si tratta di un trattamento terapeutico non farmacologico di prima scelta, testato oramai su migliaia di pazienti, che consiste nella somministrazione d’intensi livelli di luce tramite un sofisticato sistema di illuminazione, composto di speciali tubi fluorescenti ad avanzata tecnologia, che diffondono attraverso uno schermo a piano inclinato luce ad ampio spettro.
Sembra che la luce-terapia incida sui livelli ematici della melatonina, abbassandoli e aumenti l’efficacia della serotonina. Per mia esperienza si tratta comunque di una patologia abbastanza rara. Capita molto spesso che altri fattori ci portino ad essere in media più tristi durante la stagione invernale che in quella estiva.
Il brutto tempo ci fa chiudere più facilmente in casa, diminuiscono gli scambi sociali e l’attività sportiva, e soprattutto nei mesi invernali, generalmente, si lavora di più e sono pochi i momenti di relax. Sono questi importanti elementi a peggiorare la situazione depressiva nelle persone predisposte o che vivono situazioni emotive conflittuali.







